Gli Italiani promuovono e rispettano il Codice della Strada, ma alla guida preoccupano le condizioni delle strade. Cresce la consapevolezza sull’uso del cellulare e sull’assunzione dell’alcol, ma c’è ancora chi ne giustifica l’uso. Liguria prima per numero di incidenti rispetto alla popolazione residente.
Quasi 100 milioni di spostamenti al giorno con un tempo dedicato di circa 60 minuti e 26,7 km percorsi. Sono i numeri (alti) della mobilità nel nostro Paese che rendono il tema della sicurezza stradale prioritario. Dopo un 2022 con incidenti stradali in aumento (165.889, +9,2% sul 2021), pari a 281,2 ogni 100mila residenti in Italia, ed i primi sei mesi del 2023 che confermano questa tendenza, è pronto il nuovo codice stradale che prevedrà, tra le altre cose, l’inasprimento delle sanzioni per l’utilizzo del cellulare alla guida o per chi consuma alcol.
Secondo l’ultima ricerca del Centro Studi di AutoScout24, il principale portale di annunci auto in Italia e in Europa, se da un lato il Codice della Strada è giudicato positivamente in termini di sicurezza da quasi 6 utenti su 10, dall’altro in Italia c’è ancora un problema culturale: il 14% infatti continua a giustificare (in alcune occasioni) chi guida dopo aver assunto alcol (come ad esempio quando lo si “sopporta”) ed il 12% chi usa il cellulare senza auricolare/vivavoce come nel caso di una telefonata urgente. Nonostante questo, non è una bocciatura completa in quanto negli ultimi anni è cresciuta sensibilmente la consapevolezza su questi comportamenti, tanto che l’alcol e il cellulare sono ritenuti gli aspetti in assoluto più gravi.
Ma per ridurre gli incidenti, secondo gli utenti, non bisogna “lavorare” solo sui comportamenti errati, ma è fondamentale migliorare lo stato delle strade, giudicato negativamente da oltre metà degli intervistati. A causa delle cattive condizioni stradali infatti oltre un quarto del campione ha causato o subito nella sua vita almeno un incidente, anche lieve.
Cosa preoccupa principalmente gli utenti quando sono su strada? Sono proprio gli altri guidatori (per il 73%) ed i pedoni (38%) ovvero tutto ciò che può avere a che fare con la distrazione di altre persone. Anche la presenza di buche si conferma una grande fonte di apprensione, indicata da oltre la metà del campione, ma per chi usa abitualmente la bicicletta, sale la paura per i mezzi pesanti (per il 38%, contro una media del 15%). Al contrario, solo il 3% pensa che superare i limiti di velocità sia pericoloso, ed infatti ben 7 utenti su 10 dichiarano di eccedere a volte o spesso i limiti imposti a livello urbano o extra-urbano.
Andando invece a indagare le motivazioni di chi ha provocato un incidente, si vede come la causa principale sia stata la distrazione alla guida (per il 64%), seguita da una mancata osservanza della segnaletica o delle norme di circolazione (18%).
Considerando il 2022, anno in cui sono presenti i confronti regionali dell’ACI-Istat, al primo posto per numero di incidenti troviamo, ovviamente per una questione di dimensioni, Lombardia (28.786), seguita da Lazio (20.275) ed Emilia Romagna (16.679). Ma se confrontiamo il dato sulla popolazione residente, la situazione cambia nettamente: al primo posto si classifica la Liguria con 521,5 incidenti ogni 100.000 residenti, un dato nettamente superiore alla media nazionale (281,2). Seguono, a distanza, Toscana (412,6 incidenti ogni 100.000 residenti), Emilia Romagna (375,9) e Lazio (354,4). Le più virtuose sono Molise (152,1) e Calabria (154,2).
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